Dedicata agli operatori di settore, quest’anno rappresenta sei stupende mise en place.

La prima domanda sembra doverosa: il vostro è un invitante viaggio nei sapori del mondo, giusto?


(le risposte sono da immaginare con l’inconfondibile e simpatico accento brasileiro)

Sì, questa è una scelta precisa, abbiamo voluto uscire dal già visto e rivisto, scegliendo di offrire un mondo di sapori. Nei cibi e anche nei vini, selezionati in base all’eccellenza. Italiana ma anche californiani, cileni, spagnoli…

Bene, andiamo avanti che la premessa è già interessante. Cosa porta uno chef brasiliano proprio qui?
La voglia di girare, di sperimentare, di allargare gli orizzonti, anche culinari. Sono arrivato in Italia nel 2014, dove la mia cucina di origine ha incontrato quella giapponese a Milano, dal noto Temakinho. Poi, sono stato affascinato da questa proposta del tutto nuova, diciamo pure rivoluzionaria.

Nella quale lei mette del suo, inventando piatti molto originali…
Sì, è una cucina che fonde due grandi cucine, come quella brasiliana e quella giapponese. Ma non solo, perché ci sono anche piatti messicani, peruviani, argentini…Sapori nuovi, appunto, lontani dal solito. A base soprattutto di pesce e di frutta esotica.

Un esempio di una sua creazione?
La tartare, composta da diversi cubetti di pesce (salmone, pesce spada, tonno, ma anche gamberi e capesante), accompagnati ognuno da un sale diverso e specifico.

In questo mix internazionale, la costante rimane l’acqua, una sola…
Certo, in questo caso proponiamo solo Valverde perché è davvero unica. L’equilibrio tra leggerezza e purezza è perfetto, non ce n’è una simile. E credetemi, che di acque ne ho assaporate tante in ogni parte del mondo.